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Torrente Segnara

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Messaggio Da Admin Sab Feb 04, 2017 10:47 am

Torrente Segnara
Il torrente Segnara scorre nel territorio di Calasca Castiglione (VB) ed è un importante affluente del fiume Anza.
Trae origine da una conca di natura glaciale sovrastata da creste rocciose di oltre 2400 metri di quota che fanno da spartiacque con la valle Strona.
Le formazioni rocciose che attraversa sono quelle caratteristiche del dominio Pennidico inferiore e medio ed in particolare appunto negli gneiss occhiadini entro i quali troviamo in giacitura discordante interessanti filoni di quarzo che furono in passato coltivati per l’estrazione di oro.
Il torrente scorre in un ambiente selvaggio ed incontaminato con balzi e cascate spesso sulla viva roccia, enormi massi occupano a volte l’alveo e sono stati spesso aree di nostro interesse durante le ricerche dell’oro alluvionale.
Nella parte alta del torrente, a circa un’ora di cammino, incontriamo ancora degli antichi depositi morenici e sulla testata della valle, a circa 5 ore di marcia sono segnalate le vecchie attività di ricerca aurifera nella cosiddetta “Miniera dei Cristalli” [1] per via del fatto che qui si potevano trovare anche cristalli di quarzo ben formati e di ottima qualità collezionistica oltre a masserelle di oro ben visibile. Le attività minerarie di cui sopra sono risultate poco convenienti a causa della logistica e della collocazione del luogo che permetterebbe  uno sfruttamento solo stagionale.
Il torrente nella parte interessata dalle nostre ricerche ha dato ottimi esemplari di oro con forme piuttosto consunte ma mai del tutto appiattite, quasi tutti sono granuli o pepitine dalla forma irregolare, indizio chiaro di un trasporto davvero modesto da parte del fiume. Probabilmente è il contributo del Segnara responsabile delle grosse pepite rinvenute a valle della confluenza con l’Anza.
[1] Jervis G.(1873) – “I tesori sotterranei dell’Italia”, , Torino. Ermanno Loescer, parte prima, regione delle Alpi, pag. 175
Ricerche compiute in Val Segnara con la partecipazione di Roberto, Giorgio C., Giuseppe R., Giuseppe C., Vittorio M., Trerotola M., una volta ci trovammo in compagnia anche di Giuseppe C.
Il torrente presenta blocchi molto grandi e poco materiale pesante osservabile, le acque sono fresche e pulite, poca spazzatura e nulla antropizzazione a monte; abbastanza agevole l’accesso nella parte bassa a valle della presa dell’acquedotto, pochi pescatori che passano da quelle parti, alcuni turisti in agosto a prendere il sole o diretti al sentiero “Terra, Acqua , Cielo”.
Ritrovamenti effettuati dai più nella zona un centinaio di metri a valle della suddetta presa, una esplorazione mia molto a monte ha dato comunque risultati significativi.
I risultati sono stati confortanti per quasi tutti, in particolare i primi campioni grandi miei con pepite fino a 0,4 grammi, successivamente è Vittorio a fare un buon risultato con un pezzo di 0,7 grammi.
La più grande è senz’altro quella di Giuseppe che supera di poco i 2,5 grammi. Gli altri hanno mostrato ritrovamenti di numerose piccole pepite, scagliette, poco materiale fine. Torrente che potrebbe dare ancora soddisfazioni ma di fatto resta sempre difficile e legato alla fortuna della giornata.
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